La Fabbrica della Manipolazione by Enrica Perucchietti Gianluca Marletta

La Fabbrica della Manipolazione by Enrica Perucchietti Gianluca Marletta

autore:Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Come i poteri forti plasmano le nostre menti per renderci sudditi del Nuovo Ordine Mondiale
editore: Arianna Editrice
pubblicato: 2014-04-11T04:00:00+00:00


L’Eroe, attraverso il viaggio, trasforma il suo cuore e la sua mente ad ogni passo, in una soddisfacente e completa esperienza. Voi, osservandolo, potrete piangere, ridere o entrambe le cose ma avrete sempre la sensazione di condividerne le esperienze dal vostro vissuto personale e, alla fine del film o racconto, di aver imparato qualcosa di Voi stessi»27.

Per questo, nei suoi comizi elettorali, Obama ripeteva di essere figlio e nipote di «pastori di pecore» (anche se non è vero) e Lady Gaga ha raccontato degli episodi di bullismo e ha dipinto la sua adolescenza come quella di un’emarginata, una freak (quando invece è cresciuta in una famiglia agiata e ha frequentato ricche scuole private). Entrambi romanzano la loro vita, infarcendo il proprio passato di elementi di difficoltà, che avrebbero superato grazie al duro lavoro, in modo da conseguire poi il tanto agognato successo. Quanti attori, cantanti e ballerini, ora celebri, raccontano le loro dure esperienze di lavoro come camerieri, cassieri, operai ecc.? E quante, però, sono vere? Essendo essi l’incarnazione del “sogno americano”, il pubblico non può che provare un’istintiva partecipazione ai loro racconti, immedesimandosi con essi. Obama non avrebbe incarnato la figura “nuova” del “messia multietnico”, se si fosse scoperto subito che da parte di madre discende da Jefferson Davis ed è imparentato con numerosi ex presidenti americani e politici, dai Bush a Dick Cheney28, perché i suoi elettori avrebbero pensato di trovarsi di fronte l’ennesimo lobbista; invece sono stati incantati dal carisma e dalla storia di questo outsider, così simile, vicina, a quella di ognuno di loro.

Seguono questo stesso schema anche celebri format televisivi, a partire da film o serie TV fino ai più recenti reality, come Hell’s Kitchen (Cucine da Incubo) con Gordon Ramsay (in ogni puntata, uno chef in difficoltà chiede aiuto di Ramsay perché il suo locale sta fallendo e solo dopo molti dubbi iniziali riuscirà a rinnovare la sua attività) e Plain Jane con Louise Ro (una ragazza timida e impacciata chiede aiuto alla stilista, affinché le cambi il look e l’aiuti a superare le proprie paure).

Il successo ripaga coloro che ricalcano questo modello o lo utilizzano per “riscrivere” la propria biografia. Chi invece non si adegua alle logiche della fabbrica del consenso arriverà difficilmente al successo, oppure, secondo le ipotesi di numerosi ricercatori, sarà costretto a interrompere presto la sua carriera, si imbatterà in qualche scandalo (Macaulay Culkin, legato da forte amicizia a Michael Jackson, verrà travolto nel processo per pedofilia e additato come vittima del cantante), verrà addirittura ucciso (Bob Marley, John Lennon, TuPac Sharuk) o “suicidato” (Luigi Tenco, Kurt Kobain, David Carradine), oppure scomparirà in circostanze sospette (Brian Jones, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Jim Morrison, Bruce e Brandon Lee, Michael Jackson, Brad Renfro, Heath Ledger, Brittany Murphy).

Recentemente, la cantante e showgirl Tila Tequila ha denunciato su twitter il lato occulto del sistema dello spettacolo con una serie di messaggi dai toni paranoici, che hanno fatto sobbalzare i suoi numerosi fan. Ecco il più celebre:

«Voglio chiarirvi una cosa che so da molto, molto tempo.



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